
Gennaio, si sa, è il mese dei buoni propositi.
Quello in cui decidi di cambiare rotta, passo e abitudini..
Nella vita privata quanto nel lavoro, in questo secondo caso soprattutto se lavori in proprio.
Quale è la logica che ci muove a fare i buoni propositi?
Se ci fai caso, sia nella sfera privata che in quella professionale, vogliamo introdurre cambiamenti per migliorare la qualità della vita, renderla più leggera, meno stressante e soprattutto più soddisfacente.
Se nel privato vogliamo metterci a dieta, fare più sport, ritagliarci più tempo per coltivare i nostri hobby, nel lavoro il nostro proposito è trovare il modo migliorare l’organizzazione, per togliere il superfluo, tutto ciò che è ridondante, che non fa per noi, non sappiamo fare o riusciamo a gestire bene.
Questo è il momento giusto per fermarsi a riflettere e capire cosa vogliamo tenere, cosa cambiare e cosa togliere.
Questa riflessione vale per tutto ciò che riguarda il nostro business: Vale per:
- la nostra offerta
- il nostro marketing
- la nostra comunicazione
- la nostra pianificazione e organizzazione
Dobbiamo partire dalla consapevolezza che siamo sole e non possiamo fare tutto.
Per limiti di tempo, conoscenza e energie a disposizione.
Fare questo screening e capire davvero cosa lasciare andare e cosa cambiare o migliorare non è affatto semplice.
Ti consiglio quindi di chiederti, per ogni aspetto che analizzi:
Mi è utile, mi da un valore aggiunto? se si, allora cosa ha funzionato e cosa no? Cosa posso migliorare?
Business
Le tue proposte sono utili per i tuoi clienti?
Hai offerte simili tra loro che creano confusione e, quindi, non generano le vendite?
Hai difficoltà a gestirle e promuoverle tutte?
C’è tra queste tue proposte qualcuna che non ti da più soddisfazione? Se si, secondo te perché? E’ obsoleta, fatta male? Puoi migliorarla o in effetti è arrivato il momento di toglierla?
Marketing
Le tue iniziative generano valore?
Analizza quanto hai fatto l’anno scorso e chiediti: cosa ha funzionato? Cosa no? Cosa puoi migliorare?
Cosa pensi sia opportuno non fare più perché non ti riesce bene in questo momento, perché ti ha preso troppo tempo e energie o magari perché non è adatto alla tua audience?
Comunicazione
Inizia a analizzare i tuoi canali di comunicazione.
Sono tutti utili alla tua attività? Magari c’è un canale social che puoi “mollare” e concentrarti più su quello che già ti sta portando visibilità, traffico al sito e vendite.
Meglio ancora, magari puoi introdurre un canale di tua proprietà: il sito, il blog o la newsletter..
E poi quali contenuti hanno performato meglio? e in quale modalità?
Anche qui cerca di portare avanti ciò che ti riesce meglio, elimina ciò che ti toglie tempo e crea frustrazione e introduci una novità su cui senti di voler investire e canalizzare le tue energie.
Fai le tue scelte, in base a ciò che ritieni giusto per te, il tuo business e non in base a quello che fanno i tuoi competitor o va di moda.
Pianificazione e organizzazione.
Questo è un punto fondamentale per gestire il tuo business in maniera efficace ma soprattuto eliminando ogni tipo di frustrazione per il tempo che non c’è mai e fare le cose nel modo che più ci piace e trarne soddisfazione.
Molto spesso i problemi che si generano attorno agli obiettivi sono legati al mondo in cui li fissiamo: troppi, troppo ambiziosi e poco realizzabili.
Partiamo quindi dal fissare i nostri obiettivi in modo adeguato: adeguato al momento in cui siamo e a quello che realmente possiamo fare.
Sulla base degli obiettivi delineati, fissiamo e pianifichiamo le attività da fare e i contenuti con cui supportare il nostro marketing e il nostro brand.
Se vuoi approfondire l’argomento puoi farlo qui e qui.
Se lo hai notato, questo lavoro di analisi permette di fare pulizia e creare spazio al meglio e al nuovo.
In particolare riesci a:
- focalizzarti meglio sul cuore del tuo business
- rinnovare e innovare la tua offerta
- lavorare con il giusto mindset
- trovare più soddisfazione e coinvolgimento in quello che fai
- ottimizzare il flusso di lavoro
- avere più tempo per te
E tu l’hai fatta l’analisi sul tuo lavoro?